Nutrizionista a Messina
Dott.ssa Lina Caliri
Lavoro nel campo della nutrizione dal 2009 e mi occupo di sovrappeso e obesità, nell’ottica di prevenire, attraverso una consapevole educazione alimentare, tutte le complicanze derivanti da queste condizioni.
Lo faccio attraverso l’attenta analisi dello stato di salute del paziente, la valutazione antropometrica, l’analisi della composizione corporea (Plicometria e Bioimpedenziometria), (l’anamnesi fisio-patologica e alimentare).
Mi avvalgo, per opportuni approfondimenti, dell’esecuzione di test di nutrigenetica per:
1. l’individuazione d’intolleranze e deficit metabolici (sensibilità a solfiti, lattosio, fruttosio, alcol).
2. varianti genetiche che influenzano la salute cardiovascolare, il controllo del peso, la salute delle ossa, il metabolismo dell’omocisteina, la risposta infiammatoria.
3. l’individuazione di varianti che determinano suscettibilità all’infortunio in soggetti praticanti attività sportive agonistiche e non agonistiche.
Di cosa mi occupo
Nutrigenetica
- Esame del MICROBIOTA
- Test genetico del microbiota intestinale
- Analisi del DNA
- Controllo del peso
- Salute cardiovascolare
- Salute delle ossa
- Metabolismo dell’omocisteina
- Predisposizione celiachia
- Sensibilità alla caffeina
- Sensibilità all’alcool
- Sensibilità al nichel
- Sensibilità ai solfiti
- Intolleranza al lattosio
- Intolleranza al fruttosio
Per gli sportivi
Spazio nutrizione
Questo spazio è stato pensato per fornire "spunti di riflessione"... E si rinnoverà periodicamente.
Quale dieta per l’uomo?
Nonostante il nostro apparato gastrointestinale sia capace di assimilare sia animali che vegetali alcuni indizi suggeriscono che esista una propensione per questi ultimi
Ad esempio… la dentatura è composta da 20 molari, perfetti per rompere e frantumare i vegetali, 8 incisivi e solo 4 canini destinati alla carne.
Se si fa riferimento ai primati, questi sono spesso definiti erbivori “opportunisticamente carnivori”, nel senso che si nutrono principalmente di frutti e vegetali e solo occasionalmente di piccoli animali.
Ovviamente per stabilire quale sia la dieta più adatta all’uomo non ci si può basare solo sullo studio dei primati. L’uomo possiede differenze strutturali e fisiologiche rispetto ai primati (in primis un cervello più grande con metabolismo più attivo) che rendono necessaria una diversa alimentazione.
Sicuramente si può affermare che una dieta composta in prevalenza da vegetali sia più adatta all’uomo: esiste una grande quantità di dati che dimostrano come un’alimentazione a base di cibi di origine animale costituisca un fattore determinante nell’insorgenza delle malattie circolatorie, del cancro, dell’infarto…
Già nei primi anni del secolo scorso alcuni studiosi misero in evidenza come il passaggio da una dieta tradizionale a base di cibi integrali non sottoposti a processi industriali verso un’alimentazione “occidentale” abbia corrisposto all’aumento di malattie croniche, disturbi circolatori, cancro…malattie serie potenzialmente letali.
(fonti: m.murray, j.pizzorno, l. pizzorno- Encicolpedia della nutrizione)
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